“Il malato immaginario” stagione di prosa 2016-2017 al Teatro Pacini
Un dipinto di Honoré Daumier, raffigurante una scena dell’operaraffigurante una scena dell’opera
Il malato immaginario (Le Malade imaginaire), è una Comédie-ballet in III atti, del drammaturgo francese Molière. Da ricordare che nel XVII, in Francia, il termine “immaginario” significava pazzo. Tutti e tre gli atti sono seguiti da altrettanti intermezzi.
La pièce venne rappresentata per la prima volta al Palais-Royal il 10 febbraio 1673, dalla “Troupe de Monsieur, frère unique du Roi“, con le musiche di Marc-Antoine Charpentier, e coreografie di Pierre Beauchamp. L’opera è quasi una biografia del drammaturgo. Intesa dal suo autore come una farsa, è inframmezzata da intermezzi musicali e balletti giustapposti alla commedia, inseriti all’unico scopo di compiacere i gusti di Luigi XIV, lasciando però intatta la struttura dell’opera.
Scritta nell’ultimo anno di vita di Molière, la commedia è intrisa di realismo. Lo stesso protagonista, che si presenta come un classico personaggio farsesco, pronuncia a tratti affermazioni lucide e ragionevoli, mostrando un cinismo e una disillusione che tradiscono le amare riflessioni dello stesso autore, il quale approfitta delle occasioni comiche offerte dalla trama per introdurre in modo inaspettato un’aspra denuncia della società a lui contemporanea.
Il 17 febbraio del 1673 Molière, che interpretava Argante, portò a termine la rappresentazione di questa commedia nonostante il suo grave stato di salute, morendo infine poche ore dopo.
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